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Laura Beckman al MIDAC – testo di Alfonso Caputo

9 Mag

Libro, hombre, arbol di Laura Beckman

Ogni artista si riflette nei suoi lavori.

La stessa scelta del mezzo espressivo è strettamente connessa alla natura più profonda dell’artista.

Anche nel caso di Laura Beckman questo principio dimostra la sua validità.

Il libro d’artista è una forma molto particolare d’arte che, di fatto, racchiude in sé molte tecniche diverse.

Ogni elemento che lo compone richiede, per la sua costruzione, appropriate conoscenze ed abilità. La sua armonia dipende tantissimo dalla realizzazione di ogni dettaglio. Il suo punto di forza è la completezza dell’insieme che, quando ben sviluppato, permette all’artista di rappresentare una storia completa.

Spesso si tratta di una vera e propria micro-installazione.

Laura Beckman nei suoi libri d’artista pone l’attenzione sull’intreccio generato dai tre elementi che danno origine al titolo.

Il libro (libro): il corpo che tutto racchiude. È il contenitore, ma al tempo stesso è il filo conduttore che tutto unisce.

L’uomo (hombre), l’essere umano: colui il quale compie l’azione, il soggetto che raccoglie le emozioni, le trasforma in materia, vive le storie.

L’albero (arbol): la forza immensa della natura che con pazienza si fa scenario ed abbraccia l’uomo e le sue storie, le sue memorie e le sue debolezze.

L’albero è la saggezza dal sapore antico, ma anche l’essenza della vita (presente, passata e futura).

Incarna lo spirito del regno naturale anche quando, per mano dell’uomo, si converte in un albero genealogico, metafisico e materiale allo stesso tempo.

Laura Beckman costruisce e poi cuce ed unisce, con i suoi fili, leggeri e forti, gli elementi del libro.

Raccoglie ogni componente di questo albero per farne il suo libro d’artista.

Ogni volta diverso eppure ogni volta uguale.

Storie diverse che confluiscono nella sua storia di donna e artista, delicata e forte al tempo stesso.

Un libro da vedere, una storia da conoscere, un’emozione da condividere.

Alfonso Caputo
Direttore Artistico del Museo MIDAC
Maggio 2018, Belforte del Chienti